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sabato 22 febbraio 2014


CLASSICA……MENTE

Incontri di lettura


La poesia amorosa da Saffo e Catullo a “Versi d’azzurro fuoco”
di Grazia Stella Elia.
Sabato 22 febbraio 2014, presso l’ Autitorium dell’Assunta di  Trinitapoli si è svolto il secondo incontro di lettura dei classici, iniziativa promossa dalla locale sede Archeoclub e realizzata in collaborazione con il Liceo “Staffa” di Trinitapoli.
Protagonisti della mattinata sono stati gli alunni del Liceo Classico-Pedagogico Cristina Di Lecce, Roberta Brandi, Serena Rutigliano, Daniela Musti, Mauro Maiorano, Angela Chiariello, Raffaella Murgolo che, sapientemente guidati dalla docente di Latino e Greco, prof. Enza Petrignani, hanno letto  metricamente versi celebri  di Saffo e Catullo. Inoltre le alunne Susanna dell’Aquila, Antonella Porcelluzzi, Giulia Ricco, Stephanie Bouragaa hanno interpretato i versi di Grazia Stella Elia.
Ha aperto i lavori il Dirigente Scolastico dell’I.I.S.S. “STAFFA”, Prof. Cosimo Antonino Strazzeri, che in qualità di storico della letteratura si è soffermato sul tema dei “Canzonieri d’amore” nella storia della letteratura.
All’ascolto dei classici è seguito l’INTERVENTO DEL PROF. PIETRO SISTO, titolare della cattedra di Letteratura Italiana e Biblioteconomia presso l’ Università degli Studi di Bari il quale ha proposto, in particolare, una lettura critica della raccolta poetica di Stella Elia, “Versi d’azzurro fuoco”, edito da Bastogi nel ‘97.
In apertura il professore ringrazia per l’invito e spiega la motivazione della sua presenza, dettata da una parte dall’amicizia e dalla stima che da sempre lo legano alla scrittrice e, dall’altra, dalla originalità della iniziativa che vuole recuperare e valorizzare i classici raffrontandoli ad autori contemporanei. A tal proposito si sofferma sull’importanza di valorizzare i Beni Culturali immateriali, utile operazione anche per un’associazione come l’Archeoclub che solitamente s’interessa di Beni Culturali materiali.
Per introdurre l’opera complessiva della Stella Elia,  quasi interamente dedicata a un’azione di recupero e conservazione del dialetto Trinitapolese, Sisto passa a parlare della Dialettologia come scienza piuttosto recente. Cita Pasolini il quale accusò tanto il Fascismo, quanto la diffusione della televisione, di un’azione demolitiva nei confronti della lingua dialettale. Introduce, quindi, il tema della giornata parlando della produzione letteraria generale dell’autrice, dividendola in due grandi aree d’interesse, una popolare, l’altra letteraria, entrambe espresse con opere scritte sia in dialetto, sia in lingua nazionale. Tra le prime menziona il “Dizionario del dialetto di Trinitapoli”, tra le seconde rientra la raccolta  di poesie d’amore, tema del giorno.
Nella disamina il professore individua i diversi temi trattati dall’autrice in “Versi d’azzurro fuoco”, puntualmente corredati da rimandi e letture di versi e poesie relative; evidenzia il tema dell’amore contrastivo, paragonando i versi dell’autrice a quelli di Neruda.
Altri temi messi a fuoco, come la lontananza, il vago, l’indefinito, il ricordo, la dimensione del sogno e dell’utopia, avvicinano l’autrice, secondo la lettura di Sisto, ad una sensibilità romantica paragonabile a quella del Leopardi.
L’analisi del relatore prosegue con una riflessione sul titolo dell’opera, mettendo in evidenza l’ossimoro e la sinestesia creata dall’abbinamento delle parole “azzurro” e “fuoco”.
Anche l’immagine di copertina diventa oggetto di analisi critica. Essa, infatti, illustra un mandorlo in fiore che, come pianta, fiorisce troppo precocemente rispetto alle altre a simbolo dell’impeto dell’amore giovanile. Inoltre nel testo alcuni versi sono dedicati dall’autrice alle metamorfosi degli uomini in pianta, elemento di classicità.
Sisto ritrova nei versi dell’autrice anche aspetti dei “Nisciamboli”, cioè delle cantilene d’amore e dei riti di calendimaggio caratteristici delle nostre terre.
La relazione si conclude con la citazione dell’opera di Cesare Ripa dal titolo “Iconologia” in cui l’autore parla di virtù e vizi soffermandosi in particolare sulla virtù della “diligenza” intesa come equilibrio. Sisto ritrova la stessa ricerca di equilibrio nell’opera di Grazia Stella Elia quando al caos della passione contrappone l’equilibrio della poesia, simboleggiato da un aquilone azzurro.

Prof. Angela Miccoli

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